Sul castello aragonese parte l’avventura de “L’isola che non c’è”: nel cast Stefano Accorsi e Stefania Sandrelli, Claudia Gerini e Massimo Ghini. Il sindaco: “Orgogliosi di ospitare una produzione così importante”

19 settembre 2017 – di PASQUALE RAICALDO

“Primo giorno di riprese, Muccino è già posseduto”. Stefano Accorsi ci scherza su, condividendo su Instagram una breve clip: lui, il regista, non si ferma un attimo. Il primo ciak de “L’isola che non c’è” arriva poco dopo l’alba, che qui regala mille sfumature di rosa, con il sole che sorge alle spalle del castello aragonese. Ore 6 in punto, sembra già mezzogiorno quando inizia il via-vai sul pontile che collega Ischia Ponte al suo maniero, la prima delle location il regista ha scelto per il film che lo riporta in Italia dopo la parentesi americana.

Ci sono Pierfrancesco Favino, che negli intervalli si concede smorfie e linguacce, e Stefania Sandrelli, Giulia Michelini e Massimo Ghini, Valeria Solarino e Gianmarco Tognazzi, Sabrina Impacciatore, Claudia Gerini e Carolina Crescentini, che arriva imbracciando lo smartphone come un’arma e riprende quel che la circonda, il mare di Ischia e l’isolotto di Vivara, di fronte: “Un posticino niente male, accipicchia”, commenta in una clip social che è un inno alla bellezza. Poi, il clima disteso diventa a un tratto professionale e serioso e parte, ufficialmente, l’avventura blindatissima di questo film che arriverà nelle sale il 18 febbraio e racconterà la storia di una famiglia felice che si riunisce su una piccola isola (non sarà citata Ischia) per celebrare le nozze d’oro dei due genitori. Una bufera la costringerà a rinviare la partenza: convivenza forzata sotto lo stesso tetto, conflitti antichi che tornano a galla. Sceneggiatura a quattro mani di Muccino con Paolo Costella.

Le riprese sono iniziate proprio dal matrimonio: location esclusiva la chiesetta cinquecentesca di Santa Maria delle Grazie, a picco sul mare. Il direttore della fotografia, Shane Hurlbut, aveva già strabuzzato gli occhi: “Luoghi incantevoli”. 50 minuti d’orologio per la pausa pranzo, le riprese avranno ritmi sostenuti: si girerà fino a inizio novembre, tra le location una villa di Forio e il borgo di Sant’Angelo d’Ischia, con le sue case color pastello. A tavola, nel ristorante “Il Monastero”, legato all’omonimo albergo nel cuore del castello, lo chef Michelangelo Iacono serve agli attori mozzarella di bufala e pomodorini del piccolo orto su cui affaccia il maschio, riso e verdure (che conquistano la Sandrelli), pasta al pomodoro e lampuga al vapore. Poi, ci si rimette al lavoro.

I turisti curiosano da lontano, i fan attendono a lungo sul pontile per un selfie. Più soddisfazioni, per loro, nel week end: gli attori hanno raggiunto Sant’Angelo in barca, per mangiare al ristorante “Da Peppino”, dove il mattatore è stato Gianmarco Tognazzi, che ha intonato “Dieci ragazze” e “Storia d’amore”. I social impazziscono, gli attori condividono albe e tramonti: aiuterà a rilanciare l’immagine dell’isola, dopo il terremoto del 21 agosto. “Un orgoglio ospitare una produzione così

grande. – commenta il sindaco Enzo Ferrandino – Siamo convinti che il film contribuirà a dare un nuovo impulso al turismo”. Ed è già all’opera una complessa macchina organizzativa: 70 operatori, un cast (stellare) di 20 attori (molti hanno fittato ville a appartamenti) e 150 comparse selezionate tra 1000 ischitani provinati. L’isola che non c’è e quella che vuole esserci, smettendo qualche paura e sognando, con il grande schermo.

Fonte: www.repubblica.it